E dopo aver capito come differenziare bene i nostri rifiuti quotidiani vediamone qualcuno più particolare di quelli che ci mettono sempre più in difficoltà.
Innanzitutto prima di acquistare un prodotto chiediamoci sempre se ci è veramente utile e prima di avviare gli oggetti alla raccolta differenziata domandiamoci se possono avere una seconda vita:
• Gli indumenti e i tessuti vecchi che non ci servono più, dopo averli accuratamente lavati, li possiamo riporre nell’apposito cassonetto, in genere di colore giallo.
• I medicinali scaduti non devono essere buttati nell’indifferenziata ma in appositi contenitori che troviamo presso le farmacie e gli ambulatori Asl. Stesso procedimento per le pile esaurite che devono essere riciclate nei contenitori presenti nei negozi di elettronica.
• Per la spesa adoperiamo una shopper riutilizzabile in cotone, riutilizziamo gli scatoloni come contenitori e il retro dei fogli di carta per prendere appunti e se abbiamo un giardino proviamo a utilizzare i rifiuti organici come fertilizzante.
• Per le pulizie di casa o l’igiene personale privilegiamo prodotti con le ricariche in modo da ridurre il numero di contenitori oppure proviamo i detersivi alla spina che costano il 20 per cento in meno rispetto ai prodotti tradizionali.
• Non buttiamo gli scontrini insieme alla carta: sono realizzati con carte termiche i cui componenti reagiscono al calore generando problemi nelle fasi di riciclo. Stessa cosa per la carta chimica dei fax, quella autocopiante e quella carbone. Buttiamo gli scontrini e questo tipo di carta nel cestino dell’indifferenziata.
• Polistirolo: pur non essendo plastica, alcuni comuni lo riciclano nel cassonetto destinato a questo materiale, altri invece lo indirizzano all’indifferenziata. In questo caso, seguiamo le linee guida del nostro comune di appartenenza.
• Tetra Pak: la raccolta differenziata dei contenitori realizzati con questo materiale varia da un comune all’altro. In generale, cerchiamo di sciacquare e schiacciare bene i contenitori prima di gettarli via in modo che al loro interno non rimangano residui.
• Alluminio: anche in questo caso seguiamo le disposizioni del comune in cui viviamo e prestiamo attenzione a eventuali residui di cibo da eliminare.